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Gennaio-Marzo 2023
Viva + Gesù
Cari Fratelli,
la pace sia
con voi.
Quanta luce sulla vita di apostolato! Grazie Gesù
Prima della missione, prima dell’azione è
necessaria la contemplazione di Dio, di Colui che predicò, che operò.
Si pregherà Dio di farci agire sotto il
suo sguardo ,
sotto la sua influenza come Gesù stesso agì.
Si studierà Colui che
predicò e che operò prima di noi,
Lo si contemplerà
per meglio
comprenderlo.
L’anima chiamata all’apostolato
si
purificherà da ogni colpa e da
ogni imperfezione,
come Gesù stesso
sembrò fare immergendosi nel Giordano.
Si mortificherà
con
giorni di ritiro,
esercizi
spirituali,
qualche digiuno e
privazioni, come sembrò fare Egli
stesso ritirandosi nel deserto.
Si abituerà a vincere
l’inferno che l’attacca,
attaccando e vincendo l’inferno in unione Dio, come fece Gesù stesso.
Più l’anima vedrà avvicinarsi il tempo dell’azione apostolica ed
intensificherà la sua unione divina nella contemplazione, e più
si
sentirà incapace e timorosa.
La diffidenza di se, implica la fiducia
in Dio .
Anche l’azione apostolica è irta di
ostacoli .
Colui che vi si dedica corre
rischio di dissiparsi,
di stordirsi, di
insuperbirsi nel successo e di deprimersi nell’insuccesso;
corre rischio di contrarre i vizi di coloro ai quali insegna le virtù,
di essere trascinato al male da coloro che pensa di guadagnare al bene;
corre rischio di
pensare a se, di non andare agli
altri che per se,
sottraendoli a Dio.
Perché dunque dovremmo lasciare la nostra vita
contemplativa?
Questa vita è sublime e gustosa! Si vede la Luce, si
fissa la Bellezza, si possiede la Beatitudine, si esalta l’Amore. Questo
modo di vivere è uguale allo stato e all’ufficio degli abitanti del
Cielo.
Perché dunque dovremmo lasciare il Bacio
e l’Amplesso divini per camminare nel fango dell’azione?
Ci risponde Gesù: “Io sono disceso dal
Cielo per dedicarmi all’azione. Con la mia vita terrena ho insegnato che
è più perfetto comunicare a tutti le Verità contemplate, che tenere per
se, ciò che si è contemplato e, continuare a godere della
contemplazione, senza farne parte agli altri”.
Mi accorgo che la vita che noi viviamo qui con Dio, è
veramente perfetta. Molte ore di preghiera, il silenzio contemplativo,
il servizio diretto a Dio e la gioia per essere state scelte in questa
missione.
Quando siamo traboccanti di vita contemplativa è segno
che è giunta l’ora di andare all’azione, che senza lasciare l’unione con
Dio, ci riporterà alla contemplazione con la gioia di avere servito il
Signore, e di avere illuminato i fratelli che vivono nelle tenebre
dell’idolatria.
Un giorno
Gesù disse
ai suoi apostoli: “Andate
e predicate…”, a noi disse e dice
ancora: “Riempitevi
di me, e andate dai fratelli a dire le mie Parole sul Perdono e la
Riconciliazione, perché abbiano la mia Pace”.
Quale onore lasciarsi amare da Te o Signore!
In Gesù, sorella
Teresa
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Aprile-Giugno 2023
Viva + Gesù
Cari fratelli,
l’amore di Gesù, sia in tutti noi.
Trascrivo:
Oggi ti voglio parlare della
disperazione
che sta colpendo gran
parte dell’umanità. La vita di ogni uomo è fatta
di lodi
e
di umiliazioni.
Le umiliazioni sono sofferenze che all’uomo sembrano
sempre ingiuste.
Nelle umiliazioni l’uomo può arricchirsi di virtù o può
disperarsi.
Chi possiede
la vera umiltà,
per dolorosa che sia l’offesa, non s’inquieta, non si agita e non viene
disturbato nell’intimo, ma questo intimo viene inondato di pace, di
soavità e di riposo... viene dilatato e reso capace di cercare Dio e di
servirLo. E’ dunque necessaria all’uomo,
l’amicizia di
Dio.
E’ nacessario contare su Dio. E’ necessario confidarsi
con Dio. E’ necessario, ricorrere alla misericordia di Dio. L’uomo, che
nell’umiliazione si ferma a meditare la sua miseria, la sua impotenza a
rialzarsi nelle cadute, si sentirà soffocato e scoraggiato, quindi
portato alla disperazione.
Lo scoraggiamento e la disperazione sono frutto dunque
di orgoglio ferito e di avere contato sulle sue sole forze, invece di
contare su Dio, di ricorrere a Lui per compiere il bene e per farsi
aiutare a rialzarsi dal male.
L’uomo ha dunque bisogno di Dio .
Come potrà l’uomo trovare in se la forza di rialzarsi, quando proprio si
trova a terra per mancanza di forze?
Dio è l’unico che può aiutare l’uomo a compiere il bene
ed è l’unico che può aiutare l’uomo a
rialzarsi dal
male.
Anche se all’uomo scoraggiato e disperato sembra di
avere esaurito ogni forza, anche se si sente incapace di tutto e si vede
sempre per terra, solo, avvilito, disprezzato, impotente a rialzarsi,
gli rimane ancora una possibilità, quella di umiliarsi d’avanti a Dio e
di ivocarLo con Fede.
Umiliamoci dunque e invochiamo Dio!
L’ umiltà supplirà a tutte le nostre miserie, guarirà le
nostre piaghe perchè attirerà su di esse la misericordia di Dio, che
muoverà l’amore e la comprensione dei fratelli.
La Carità dei fratelli, sarà Carità, se verrà fatta con
Carità.
Allora, più nessuno si toglierà l’esistenza perchè
disperato, in quanto la disperazione si sarà mutata in umile preghiera a
Dio e i
fratelli si vorranno bene aiutandosi a vicenda.
In Gesù, sorella
Teresa
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